Il dilemma emozione-ragione ci accompagna da secoli:
dalla filosofia antica, ai presocratici, a Socrate, Platone, e poi Aristotele 🏛️💭 che ha orientato il pensiero filosofico e religioso per secoli e secoli, e poi ancora validato da Kant, fino ai giorni nostri…
Platone dipingeva l’anima come una biga guidata dall’auriga, la mente razionale, e trainata da cavalli imbizzarriti, le emozioni: il desiderio e l’animosità.
Nasce così il mito del carro e dell’auriga, o della biga alata, per metaforizzare e stigmatizzare la differenza tra ciò che è ragionevole, giusto, intelligente e desiderabile, e ciò che è invece istintivo, impulsivo, destabilizzante e ingannevole.
L’auriga tiene a bada i cavalli dell’animosità. Da un lato la parte sublime, animica, la ragione; dall’altra la parte meccanica e animale.
📚 Per secoli questa visione ha creato in alcuni filosofi la convinzione che le emozioni fossero un pericolo, ed in altri che lo fossero se non contenute, tenute a bada dalla ragione, ed ha generato un giudizio negativo nei confronti dell’emozionalità… e positivo nei confronti della ragione stessa.

Solo i più acuti hanno colto un aspetto affascinante:
Il desiderio e l’animosità costituiscono l’energia che tira la biga; senza di essa, infatti, il cocchiere andrebbe a piedi. I cavalli sono la nostra potenza; ma di potenza e basta, si parla! È infatti interamente del cavaliere il compito di decidere, di imprimere la direzione.
Il motore da solo non ha direzione: è potenza pura, energia; sta al pilota guidare l’auto verso il traguardo e l’areo nella rotta. Il controllo è nelle nostre mani.
Osservando il vento che è forza pura, noteremo come il marinaio ha imparato a valorizzarne la potenza, spingendolo nella vela e piegandolo alla sua traiettoria. ⛵
D’altra parte, vicendevolmente, il controllo senza potenza, la ragione senza energia emozionale, è come un’auto da corsa senza carburante. Inutile, non credete?
Ragione ed emozione, ragione e desiderio, sono le nostre capacità di controllo e potenza. La potenza è nulla senza il controllo, ma… non c’è controllo senza potenza.
Quindi cosa rispondere alla domanda: mente o cuore?
Entrambe! Cuore e mente, grazie.

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